Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: Partecipate Pubbliche

Ci riferiamo al D.Lgs. n. 159/2011, art. 83 “Ambito di applicazione della documentazione antimafia”.
Il comma 1 indica - come soggetti tenuti ad acquisire la documentazione antimafia relativa alla controparte destinataria di appalti, subcontratti ecc.. - “Le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici … gli enti e le aziende vigilati dallo Stato o da altro ente pubblico e le società o imprese comunque controllate dallo Stato o da altro ente pubblico nonché i concessionari di lavori o di servizi pubblici”.
Al comma 3 è previsto che la documentazione antimafia non sia comunque richiesta:
“a) per i rapporti fra i soggetti pubblici di cui al comma 1;”
“b) per i rapporti fra i soggetti pubblici di cui alla lettera a) ed altri soggetti, anche privati, i cui organi rappresentativi e quelli aventi funzioni di amministrazione e di controllo sono sottoposti, per disposizione di legge o di regolamento, alla verifica di particolari requisiti di onorabilità tali da escludere la sussistenza di una delle cause di sospensione, di decadenza o di divieto di cui all’art.67”
Fatta questa premessa e considerando il caso di affidamento di un appalto - svolto nell’alveo del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. – da parte di un Concessionario di servizi pubblici nei confronti di un Operatore economico che si configuri, a sua volta, come Società commerciale CONTROLLATA dallo Stato o altro ente pubblico, SI CHIEDE, stante la predetta natura giuridica dell’affidatario se debba ritenersi integrata in automatico la fattispecie di esclusione dalle verifiche antimafia di cui al predetto comma 3 lettera a) oppure se tale esclusione possa derivare solo dall’avvenuta dimostrazione di sussistenza delle condizioni previste al comma 3 lettera b).
Si CHIEDE altresì se si integra una delle suddette fattispecie di esclusione dalle verifiche antimafia ove, più semplicemente, l’Operatore economico affidatario sia Società PARTECIPATA dallo Stato o altro ente pubblico.